Crociere sub Mar Rosso – Regole o non regole ?

l titolo è evocativo, perchè seguire le regole in Mar Rosso sembra un gran problema.

Con il passare degli anni, CDWS, il centro che gestisce tutte le attività subacquee del mar rosso, ha stretto i cordoni delle regole d’immersione, dopo i vari problemi e incidenti che si sono succeduti negli ultimi anni durante le immersioni.

Purtroppo, l’iter per diventare guida subacquea in mar rosso per uno straniero è davvero complicato. Si passa dall’esame teorico ( è copiato dall’esame Dive Master Padi ) ad essere assunti da un Diving center per avere il permesso di lavoro, poi esame per HIV, e infine corso per gli squali. Piu o meno si perdono 6 mesi se va bene, e molti soldi. Questo è il motivo per cui trovare guide italiane è molto complicato, e spesso ci si adegua con guide egiziane non preparate, fortunatamente non tutte, che mettono a rischio la salute di molti subacquei.
Durante le nostre crociere Relitti e Barriere e BDE, arrivano due tipologie di subacquei, quelli che si lamentano delle troppe regole, e quelli che ne sono felici perchè si sentono in un ambiente professionale e serio.

Le frasi di chi non le accetta, sono varie e a volte molto polemiche, “ la guida dell’ultima crociera effettuata, si che era brava, ci portava nel canyon di Thomas Reef a 56 mt con la 12 lt” “Ho il brevetto avanzato da un anno, perchè non posso andare a 40 mt, in Italia ci vado sempre” “ Non ho la torcia, ma tanto sto vicino al mio compagno durante la notturna“

Il problema principale è che a differenza delle regole non regole italiane, in mar rosso chi accompagna sott’acqua, è realmente responsabile di tutto il gruppo, e in caso di incidente subacqueo rischia per sempre la sua abilitazione come guida, e la barca rischia seriamente di essere bloccata per lungo tempo. Il CDWS esige la compilazione di un foglio con scritte e firmate da parte di tutti i partecipanti, tutte le immersioni effettuate con tempi, profondità e consumi d’aria. E a volte a fine crociera controllano pure i computer dei partecipanti. Per chi lavora in barca come guida, a volte diventa molto complicata la gestione di un gruppo, perchè seguire la guida sembra quasi un insulto, una dichiarazione di non fiducia verso i subacquei esperti che vengono in crociera, senza capire che si parla di rispetto delle regole non di “capacità”

Quando abbiamo iniziato con le crociere subacquee in mar rosso, nel lontano 1993, non esisteva il CDWS, non c’erano regole scritte, bastava essere istruttori o dive master e si portavano i gruppi, si andava ovunque e a qualunque profondità senza problemi, era sicuramente un altro mondo, magari più libero ma sicuramente più rischioso, era ancora il mondo dei “subacquei di una volta”, ora dopo 30 anni le cose sono cambiate, la subacquea è diventato uno sport adatto a tutti e per questo è stato regolamentato.

Noi crediamo che sia inutile insegnare durante i corsi di seguire regole e standard, se poi le stesse persone che insegnano, quando vanno in crociera non le vogliono rispettare, è sicuramente diseducativo verso i propri allievi e poco rispettoso per chi lavora in barca.

Quindi la domanda finale è : Regole o non Regole ?

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